Associazione Europea di Ontopsicologia in collaborazione con la I Cattedra di Sociologia, Facoltà di Sociologia, Università La Sapienza di Roma
L’8 aprile 2006, a Roma Nord, l’Associazione Europea di Ontopsicologia (A.E.O.), sempre interessata all’aspetto pedagogico e sociale dell’uomo, si è fatta promotrice in collaborazione con la I Cattedra di Sociologia, Facoltà di Sociologia, Università degli Studi di Roma “La Sapienza” dell’evento “Le ultime frontiere del pensiero socio-pedagogico”. Oltre ai numerosi studiosi intervenuti, era presente anche un gruppo di studenti dell’Università La Sapienza di Roma, che quell’anno aveva frequentato il primo corso di Ontopsicologia dal titolo “La Cinelogia. Cinema e Inconscio”, invitato a prendere parte al meeting di riflessione sulla formazione dei giovani.
Il prof. Emiliano Bevilacqua, nelle veci del prof. Paolo De Nardis, fa un inciso su come la nuova società globale abbia cambiato profondamente il concetto di identità dell’individuo, ponendolo di fronte all’esigenza di ricercare nuovi modelli e nuovi criteri per un miglior adattamento sociale. La sociologia si pone l’obiettivo di spiegare i moti sociali anche per migliorare la qualità della vita dell’uomo. Il dott. Bevilacqua cita, tra gli altri, Zygmunt Bauman. Bauman parla di modernità liquida, cioè di una società in cui i confini tra le identità non sono così ben definiti, così chiari.
La giornata di studio continua e raggiunge la sua parte centrale con la proiezione della video-conferenza del prof. Antonio Meneghetti. Il discorso del prof. Bevilacqua e quello del prof. Meneghetti si intrecciano bene: mentre Bevilacqua espone il pensiero ed i problemi che la sociologia si pone in merito alla formazione in una società che ci vuole in un certo modo, Meneghetti spiega cosa dovrebbe “fare” la sociologia, cioè dà delle risposte concrete.
Egli afferma che la sociologia è lo studio dell’uomo quando si organizza in più persone per uno scopo comune, ma è anche lo studio del “gruppo” di fatto. Ogni gruppo ha una propria identità fornita dallo scopo, dai mezzi, dal luogo e dal tempo. Maggiori informazioni sono reperibili sulla rivista “Nuova Ontopsicologia”, n.2/2006.